Il giorno 4 maggio, abbiamo fatto visita alla società di trasporti Pedot.
Ci accolgono Lucia e Stefano Pedot.
La visita inizia con l’emozionante storia di Lucia, nata in val di Cembra nel 1944, la nonna era una commerciante di frutta e verdura e suo papà Eugenio, decide di acquistare e trasformare un’automobile in un camioncino per collaborare con i genitori nel trasporto della frutta da Trento alle valli di Fiemme e Fassa. Il padre crea poi un panificio a Grumes distribuendo il pane anche nei dintorni. Nel 1961 decidono di scendere a Lavis e iniziano una stretta collaborazione con la Grundig che rappresenta per loro una grande opportunità di espansione anche all’estero.
La collaborazione con Grundig continua per sedici anni.
Lucia non entra subito a lavorare in azienda. All’età di diciotto anni decide di andare in Germania a studiare il tedesco mantenendosi con grandi sacrifici che possiamo solo intuire ma che lei non lascia trasparire dalla sua storia perché a noi arriva solo la sua determinazione e voglia di riscatto.
Si iscrive ad una scuola di traduttori e interpreti e al rientro in Italia lavora in consiglio provinciale a Bolzano.
A seguito di un problema di salute del fratello inizia a lavorare in azienda.
Nel 1979 il padre affida ai figli la conduzione dell’azienda con Lucia che si occupa dell’amministrazione e dello sviluppo della Società ed Elio della parte tecnica. Nel 1980 realizzano la nuova sede di via Negrelli a Lavis aumentando i loro camion. Successivamente Lucia ricoprirà la carica di presidente dei trasportatori per Confindustria e membro del direttivo dell’associazione nazionale di categoria ANITA.
Finiti gli studi anche i figli di Elio, Stefano e Angela, vengono coinvolti nell’impresa di famiglia. Il messaggio di Lucia ai ragazzi è quello di credere in se stessi e di fare il lavoro che piace perché la fatica e il sacrificio non si sentono se c’è la passione.
Nel 2010 vi è il passaggio di testimone a Stefano.
Stefano Pedot rappresenta la terza generazione. Si è occupato del Progetto Intermodalità. Ci spiega la differenza tra intermodale e multimodale. Con l’intermodale si cambia la prospettiva del trasporto, si ha la necessità di un numero minore di autisti e dal punto di vista umano la qualità di vita del loro lavoro è migliore (viaggi più brevi, possibilità di fare rientro a casa la sera ecc).
Si ottimizza la capacità di carico e non c’è il problema della sicurezza del carico.
Il minor traffico su strada contribuisce a ridurre l’impatto ambientale. È necessaria una formazione continua del personale e un’attenzione costante del personale alla sicurezza.
Ci viene poi spiegata l’attività del disponente, come sia importante programmare la giornata ma nella consapevolezza che si possono stravolgere i piani x qualche imprevisto.
Le capacità di problem solving sono fondamentali in questo ruolo.
Con la tecnologia si è perso il contatto umano che invece è estremamente importante in questo settore.
Viene sottolineato che in questo lavoro per essere credibili bisogna essere sinceri. Molta importanza in questo ruolo ha la conoscenza della geografia anche se ovviamente la tecnologia aiuta.
Ci sono moltissimi programmi di supporto ma si preferisce usare un foglio Excel dove si annotano alcune informazioni come il n interno semirimorchio, targa, n riferimento pratica dove si inserisce l’ordine di trasporto , destinazione finale, codice ILU. Abbiamo imparato una parola nuova: codice ILU codice delle ferrovie per riconoscere il tuo semirimorchio.
Abbiamo anche parlato delle dotazioni di sicurezza necessari per trasportare la merce : cinghie , angolari, barre ferma carico, tappetini antiscivolo, ecc…
È molto importante capire e conoscere cosa si sta caricando al fine di poter determinare ad esempio i tempi. È difficile fare dei piani nei trasporti perché il mercato è talmente veloce che bisogna soddisfare tempestivamente le richieste dei
clienti. Ci illustrano che la giornata del disponente esperto inizia verificando attraverso i gps dove sono i propri camion, controlla eventuali problemi di traffico al fine di risolvere velocemente qualsiasi imprevisto.
Abbiamo poi visto come funzionano le borse di carico come ad esempio Timocom e Teleroute, abbiamo potuto vedere una simulazione su queste piattaforme.
In ultimo ci hanno spiegato che esiste un servizio supplementare che può svolgere una società di trasporto ossia fare agenzia che significa che organizzo i trasporti senza usare i miei mezzi (compravendita trasporti affidando i carichi in surplus ai cosiddetti sub-vettori). L’esperienza di oggi è stata meravigliosa non solo per quello che abbiamo imparato e avuto modo di vedere ma soprattutto per l’accoglienza calorosa della famiglia Pedot e la loro generosità nel condividere con noi la loro meravigliosa storia famigliare fatta di sacrifici, determinazione ma soprattutto amore per il loro lavoro,
umiltà e rispetto verso gli altri.